Un progetto che sembra fantascienza in una realtà primordiale, bellissima ma estremamente vulnerabile. Il governo della Polinesia Francese ha stretto un accordo con un’azienda californiana per costruire una città galleggiante e presto potrebbe diventare realtà
La pianificazione territoriale del futuro non scava più le fondamenta, sfrutta la spinta idrostatica. E’ in elaborazione un progetto che prevede la costruzione della prima unità abitativa fluttuante del mondo, un prodigio della tecnica in un gioiello di natura. Per quale ragione quest’isola futuristica in Polinesia Francese?
La prima città galleggiante del mondo, il progetto nascerà in Polinesia Francese
Una proposta di coscienza e prevenzione. Il cambiamento climatico in atto non prevede prospettive rassicuranti per il futuro di questi incantevoli atolli. L’arcipelago della Polinesia Francese è costituito da piccole terre emerse, paradisi terrestri a rischio sommersione. La causa è il surriscaldamento climatico che a lungo termine comporterà l’innalzamento del livello medio del mare con l’immersione dei due terzi della loro superficie. Il governo polinesiano non può sottovalutare questa conseguenza per le generazioni future e punta all’ipotesi di una città galleggiante come alternativa per il futuro. Un piano all’apparenza fantascientifico eppure senza azzardi, modellato sulle caratteristiche dell’area. Le acque della Polinesia Francese sono calme e poco profonde, ideali per realizzare un’urbanistica fluttuante.
Una soluzione che alcuni considerano fantasiosa e poco credibile ma nella realtà incontra l’interesse dello stato. Il governo punta a incentivare la crescita tecnologica del paese e soprattutto quella economica. Un trampolino di lancio anche per il rinnovo dell’offerta turistica. Questo settore ha sempre trovato riscontro positivo in questo paradiso terrestre e ora si trova a fare i conti con un cambiamento strutturale che comporta enormi conseguenze. I sostenitori del progetto puntano e confidano proprio sul mercato del turismo come soluzione utile per finanziare l’enorme investimento. Una buona parte verrebbe ripagata proprio da questo fortunato settore dell’economia polinesiana.
La città galleggiante è ancora un’ipotesi in attesa di approvazione definitiva. Nonostante gli scetticismi, sono in molti ad appoggiare il piano del Seasteading Institute. Il governo polinesiano ha dato il via all’inizio della progettazione all’azienda di San Francisco. A sancire l’accordo, la firma da parte del ministro Jean-Christophe Bouissou. La fine della piano è previsto per il termine dell’anno e sarà poi inserito in un progetto di legge il quale dovrà essere approvato entro il 2018. In caso positivo i lavori inizieranno nel 2019. Il cambiamento della natura comporta quello della tecnica e l’ingegneria elabora soluzioni per il futuro trasformando la fantascienza in scienza.
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